Perin del Vaga, Eroi Doria

Autore : Perin del Vaga (Firenze1501-Roma 1547)

Titolo dell'opera : "Eroi Doria"

Data : 1529-1533

Ubicazione : Palazzo del Principe,Genova

Tecnica : Pittura su scialbo di calce

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Descrizione dell'opera

Il Palazzo del Principe rispecchia, nel nucleo originario, le scelte del fondatore Andrea Doria, uomo d'armi, ammiraglio e politico, ma anche generoso patrono delle arti. Perino Del Vaga, maestro manierista formatosi nella bottega di Raffaello a Roma, è autore dell'intero apparato decorativo, riconosciuto dalla critica come uno dei cicli decorativi"migliori e più completi"della prima metà del Cinquecento in Italia. La Loggia degli Eroi è l'unico ambiente del palazzo in cui la decorazione si estende anche ai muri. L'apparato decorativo della Loggia trasmette il più esplicito messaggio di esaltazione dinastica presente nella dimora, non solo perchè focalizza l'attenzione verso la dimensione genealogica, ma anche per la rinuncia alla mediazione del mito. I 12 guerrieri, in veste di antichi romani, sono ben riconoscibili come membri della famiglia Doria grazie agli scudi recanti lo stemma di famiglia, un'aquila nera su campo oro e argento, e sono specificatamente identificati come eroi del casato dall'iscrizione che li sovrasta: "praeclarae familiae magni viri maximi duces optima fecere pro patria"(i grandi uomini dell'illustre famiglia, comandanti supremi, fecero cose ottime per la patria). L'identificazione dei singoli eroi è affidata alla testimonianza di un documento citato nel XIX secolo dall'archivista Jacopo Doria e poi non più reperito, come ha rivelato Laura Stagno. Da ovest verso est: Ansaldo, Oberto, Corrado, Lamba, Rosso, Odoardo, Filippo, Pagano, Luciano, Pietro, Antonio, Tomaso (1437) termina la sequenza degli eroi della casata, tutti ammiragli. Qui Andrea non è rappresentato, preferisce alludere alla sua gloria in maniera più indiretta. Utilizzando il meccanismo della"synkrisis", comparazione tra il soggetto di cui si vuole trattare e celebri eroi dell'antichità, si guida lo spettatore a una precisa lettura della decorazione: come i famosi eroi di Roma antica qui rappresentati, così i magni viri del casato, antenati di Andrea, sono benemeriti salvatori della Patria. Le allegorie della Fama sopra le quattro porte minori recano vessilli in cui si legge"bene merentibus"(a coloro che hanno ben meritato). Per il Doria tale rappresentazione era simbolo del proprio trionfo, a dimostrazione del possesso di entrambi gli elementi costitutivi della "nobiltà": la virtù personale e la stirpe illustre qui effigiata in una sorta di "genealogia figurata". Le figure degli Eroi sono ispirate ad aulici ed aggiornati modelli, tra cui alcune statue michelangiolesche, e legate le une alle altre da una ritmica sequenza di gesti per puro spirito di"variatio", con una forte valenza decorativa che costituisce una delle invenzioni più originali di Perino (cit. L. Stagno). Il restauro del 2001-2002 ha dovuto affrontare diversi problemi(ad esempio il recupero dei volti degli Eroi sfregiati a colpi di baionetta durante una battaglia del 1849), ma soprattutto dovuti alla tecnica di esecuzione qui utilizzata da Perino, adotta infatti tecniche non coincidenti con l'affresco; in particolare prevale la"pittura su scialbo di calce", utilizzo di un corposo strato di scialbo sopra l'intonaco, sul quale sono disposte le pennellate liquide e leggerissime della pellicola pittorica. Da questa scelta dipende il chiaro splendore della cromia, recuperato soprattutto nella sequenza di Eroi ritratti sulla porzione orientale della parete di fondo. Il pittore concluse nel 1533 l'impegnativa decorazione del palazzo, che avviò il rinnovamento della pittura genovese in senso rinascimentale.

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Fonti

Giorgio Vasari "Vite dè più eccellenti pittori,scultori e architetti",1550,parzialmente riscritto e ampliato nel 1568.Edizione del 1811:Volume 11,pagine 33-94 "Vita di Perino Del Vaga,eccellentissimo pittore e molto ingegnoso...".

Raffaele Soprani "Vite dè pittori,scultori,ed architetti genovesi",Genova 1674,pag 387 "Seguitò il Vaga a Genova a condurre bellissime tavole per salotti e gallerie di questi nostri cittadini...l'osservarono gli intelligenti e sì lì approvarono,che il Vaga fu grandemente onorato dal Principe Doria,e dà cittadini".

Alessandro da Morrona "Pisa antica e moderna:Volume solo per servir di guida",Pisa,1821,pagine 14-15 "...dell'analogia con le raffaellesche prerogative,a ragione la giudicammo da Pierino Del Vaga incominciata...non vadano inosservati i sei fanciulli colorati...essi fosser condotti dal suddetto Perino Del Vaga..."

Federico Alizeri "Guida artistica per la città di Genova",Genova,1846,volume 1,XXX "Pietro Buonaccorsi,detto Perino Del Vaga,fuggendo bisognoso ed afflitto dal memorabil sacco si Roma del 1527,fu accolto dal Principe Andrea Doria,e trattenuto più anni intorno al magnifico Palazzo di Fassolo"

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Bibliografia

Stagno L., Palazzo del Principe. Villa di Andrea Doria, Genova, 2005.

Stagno L., Il ciclo periniano del Palazzo del Principe: vicende, tecniche e restauri (1997-2002) in Perino del Vaga. Prima, durante, dopo, atti del convegno a cura di Elena Parma, Genova, 2004.

Parma E., Perino Del Vaga: tra Raffaello e Michelangelo. Catalogo della mostra (Mantova, 17 Marzo-10 Giugno 2001), Milano, 2001.

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Compilatore

Nome compilatore: Marta Bugossi

Data : 28/11/2010

Nome revisore : Antonie Rita Wiedemann

Responsabile : Maurizia Migliorini

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Immagini

Immagine:Immagine2.jpg

Loggia degli Eroi

 

Immagine:Villa-del-principe-museo-genova-loggia-eroi-1-.jpg

Particolare Loggia degli Eroi

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022